Oggi, l’attività che una volta si faceva chiamare prima selezione del personale e poi recruiting ha preso il nome di talent acquisition.
Il restyling lessicale, tuttavia, non basta.
Durante un colloquio, la prassi è indagare il percorso del candidato e le sue competenze. Così però non si fa luce su un aspetto che dovrebbe invece essere cruciale nella scelta di una risorsa da inserire nell’organico aziendale.
Quali sono i valori del candidato? Convergono con i valori dell’azienda?
Specie quando ci si affida a una società di selezione, è molto difficile che questa conosca i valori ai quali l’impresa cliente fa riferimento. Eppure la migliore risorsa, per l’impresa, non sarà tanto quella con le migliori skill quanto quella che meglio si adatterà all’ambiente aziendale e ne condividerà gli scopi.
Non esiste più, ormai, solo l’elemento retributivo. I talenti scelgono le imprese anche in base al senso di appartenenza. I valori hanno un impatto fondamentale sulla motivazione.
“Fare impresa con i valori” significa attirare le risorse nel contesto che permetterà loro di esprimersi al meglio.
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