Quando le imprese non comprendono e non verificano i risultati creati dalla stretta interdipendenza tra i risultati di business con quelli sociali, perdono importanti opportunità di innovazione, crescita e sostenibilità
«A company’s values are the core of its culture. While a vision articulates a company’s purpose, values offer a set of guidelines on the behaviors and mindsets needed to achieve that vision. A company’s culture is in a constant state of evolution, while its values make up the foundation» (Harvard Business Review)
La presenza di un insieme di valori che è saldamente radicato nella cultura dell’azienda e riconosciuto dagli stakeholder consente di affrontare con successo i cambiamenti, attrae capitali, rende coerenti gli obiettivi strategici con azioni e comportamenti conseguenti, cattura l’interesse dei migliori talenti.
La sostenibilità sociale, economica e di governance trae vantaggi dalla coerenza dei valori scambiati tra gli stakeholder, uno dei principali motivi per cui veeco ha aderito agli sdgs delle Nazioni Unite.
Quando, d’altra parte, le differenze tra affermazioni, percezioni e azioni vengono ignorate, le imprese non riescono a cogliere appieno le opportunità del cambiamento, con conseguenti effetti negativi sulle loro performance.
I rischi valoriali, grazie a tecnologie come analisi semantiche, ontologie informatiche e in generale un utilizzo governato dell’intelligenza artificiale, permettono oggi di tracciare queste differenze e di costruire in questo modo un nuovo e importante sistema di governo dell’impresa.
Noi crediamo che i valori non solo siano fattori costitutivi di ogni impresa, ma che possano diventare oggi strumenti di gestione; è per questa ragione che offriamo alle imprese la piattaforma della Value intelligence (VI), il sistema di governance aziendale attraverso i valori. Con le nostre tecnologie digitali i valori diventano elementi tangibili, che si sviluppano nel tempo, forniscono chiavi utili per affrontare cambiamenti organizzativi, aiutano a comprendere come migliorare la comunicazione – interna ed esterna – per fornire nuovi indirizzi alla narrativa dell’impresa e per garantire una solida governance della sua reputazione.
Le imprese che investono in cultura di impresa realizzano migliori performance rispetto al mercato
Secondo diverse fonti, in USA le imprese che hanno investito in cultura di impresa hanno avuto una capitalizzazione dei propri valori di mercato più elevata che si colloca in media annuale tra il 6,04% e l’11,80%
Il digitale mentre traccia informazioni e produce quantità di dati mai prima osservati, aumenta i rischi di governo della reputazione e dei giudizi espressi dagli stakeholder. I millennials e si presume le successive generazioni scelgono le imprese in base ai valori che esprimono (o che vengono percepiti).
La sostenibilità non è solo ambientale, ma è anche economica, sociale, di governance, gestire i valori dà significato e rende coerenti le azioni sulla sostenibilità, secondo gli obiettivi indicati negli UN sgds.
I valori diventano digitali e sono misurabili
I valori diventano strumenti di gestione
Dati, informazioni, conoscenza generano vantaggio competitivo e migliorano le performance dell’impresa
In veeco i valori sono strumenti di governo dell’impresa, la documentazione aziendale pubblica, semi-pubblica e interna è una miniera di informazioni valoriali che si scambiano costantemente.
La nostra metodologia e le tecnologie basate su analisi semantiche e ontologie informatiche permettono di individuare i segnali di valore, quei marker valoriali che indicano quali differenze di percezione sono presenti tra diversi stakeholder e tra questi e l’impresa.
Di qui nasce un nuovo modello di governo dell’impresa, la piattaforma della value intelligence (VI), uno strumento che affianca i tradizionali strumenti di business intelligence basati prevalentemente su dati economico-finanziari.
La VI è un sistema integrato di analisi, le informazioni vengono acquisite da molteplici processi che concorrono alla sua costruzione:
KPI a contenuto valoriale: acquisiti dai sistemi informativi aziendali.
Il confronto tra diverse fonti di raccolta con i KPI permette di ottenere in un unico contesto come sono scambiati i valori a diversi livelli di profondità, e di poter agire sulle aree di miglioramento monitorando le relative azioni.
Il processo è descritto in questa immagine
La gamma di servizi è modulare e scalabile e possono essere acquisiti separatamente o in base a piani di crescita sviluppati insieme all’impresa.
Queste sono le caratteristiche principali di ciascun servizio
Il Sistema di assessment è erogato online in forma anonima ed è disponibile per dipendenti, clienti e fornitori e indaga
Cosa fanno gli assessment
Le imprese che hanno utilizzato gli assessment
Le esperienze realizzate forniscono utili riscontri in significative aree:
La struttura delle domande e dei profili dei partecipanti è scelta dall’impresa
Durata del processo: 2 mesi
Set up comprende:
Gestione del processo, durata di 3 settimane:
I report forniscono analisi su diverse variabili tra cui: analiticità sulle maggiori risposte polarizzate, confronti tra profili, impatti organizzativi, cluster analysis anche in relazione ai risultati che emergono, in modo da fornire uno strumento di conoscenza articolato e calato nella realtà che si indaga.
Collaboriamo con importanti società di consulenza, comunicazione, formazione per dare un servizio di elevata qualità che solo competenze qualificate possono fornire.
Veeco si pone come attivatore per ottimizzare i processi di intervento nella aree di migliormento individuate dagli assessment su stakeholder e documentali.
Contratti passivi e collaboratori | Contratti attivi | Campagne marketing | Bilanci | Comunicazioni interne
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Siti | Social | Professional sites
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Compratori | Ecommerce | Fintech | Insurtech
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Come si scambiano i valori all’interno dei principali processi aziendali: vendite, logistica, acquisti, produzione, finanza
I KPI, acquisiti dai sistemi informativi aziendali, sono scelti sulla base della loro significatività nel rappresentare gli investimenti che l’impresa sostiene in ambito valoriale e sono collegati con i valori presenti nella Mappa.
Questo permette in un unico contesto di comprendere se vi sono differenze apprezzabili tra la diffusione die valori presso gli stakeholder e le misure sintetiche dei KPI. Anche qui potranno agire quei marker valoriali che permettono all’impresa di ottimizzare processi e performance.
Ricercatrice e consulente di marketing, specializzata nell’area dei media e della sociologia della cultura. Ha lavorato per le maggiori aziende editoriali e per alcuni tra i principali istituti di ricerca di mercato italiani.
Imprenditore con esperienza ventennale nei settori della comunicazione editoriale e delle strategie di impresa, è l’ideatore di Veeco e il coordinatore del gruppo di lavoro.
Ha sviluppato numerosi progetti di innovazione tecnologica e di attività di trasferimento tecnologico per conto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nel corso di oltre 10 anni. Per veeco sviluppa la modellizzazione del sistema della value intelligence e le modalità di l’acquisizione dati dalle fonti che la alimentano.
Responsabile delle attività di contatto con i clienti. Si occupa del monitoraggio operativo delle attività di sviluppo dei diversi processi ed ha la responsabilità di controllare i rilasci delle diverse fasi del piano.
Veeco si sviluppa grazie anche a collaborazioni di elevato livello scientifico per dare alle imprese un servizio sempre aggiornato e in linea con le più avanzate ricerche nel nostro settore. In particolare,
la Mappa dei Valori è stata realizzata insieme a:
Filosofa, Formatrice, consulente filosofica, si occupa di progettazione e realizzazione di interventi formativi e di analisi e sviluppo delle competenze professionali e manageriali.
Insegna Filosofia morale all’Università Roma Tre. Già Visiting Scholar al MIT e alla Harvard University, è regolarmente Visiting Professor alla Tufts University. Collabora con il Sole 24 Ore e con la Rai. Ha tenuto conferenze in 17 nazioni.
Insegna Filosofia morale ed Etica della comunicazione all’Università di Pisa. Dirige anche il Centro Interdisciplinare di ricerche e di servizi sulla Comunicazione (C.I.Co.), che si occupa di vari sviluppi delle etiche applicate.
Professore associato di filosofia morale all’Università di Macerata, dove insegna Etica ed economia, Etica dei media, e Globalisation and Theories of Justice. È delegata di Ateneo per le relazioni internazionali e i processi di internazionalizzazione; è membro del consiglio direttivo e tesoriera della SIFM – Società Italiana di Filosofia Morale.
Preside della Facoltà di Filosofia e professore ordinario di Filosofia Morale presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Si è dedicato ai temi di etica e ragioni morali, etica pubblica e rispetto, neuroetica, bioetica e filosofia del cinema.
L’estensione della Mappa dei Valori agli UN SDGs è stata realizzata insieme a:
Professore di Filosofia politica e di Etica pubblica presso Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa, Coordinatore della Scuola di Alta Formazione Filosofica di Acqui Terme, Co-direttore di Boulé – Collana di Filosofia e scienze umane
Dottore di ricerca in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, si occupa di presa di decisione in neuroscienze ed etica e del pensiero di Adam Smith.