E dunque, finalmente, è stata pubblicata la versione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che alloca i quasi 250 miliardi di euro del Recovery Fund.
È presto per dare giudizi di merito, perché il testo è ovviamente lungo e complesso e va analizzato con attenzione. Gli obiettivi di fondo sono noti e sono quantomai ambiziosi.
I finanziamenti europei sono un’occasione irripetibile, probabilmente l’ultima, per consentire all’Italia di colmare il gap di competitività e di welfare che la separano dai più evoluti sistemi socioeconomici occidentali.
Saremo all’altezza di questa sfida? I dubbi sono molti, ma sono molti anche i motivi per avere fiducia. La figura di Mario Draghi sembra una garanzia. La consapevolezza dell’importanza della posta in gioco anche.
Servirà uno sforzo enorme. Bisognerà lasciare da parte le consuete piccole beghe di brevissimo respiro a cui la nostra politica ci ha abituati. Servirà la migliore Italia.
Noi ci crediamo.
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