Avete idea di cosa servirà nella pratica per raggiungere gli obiettivi green contenuti nel Recovery Fund? Probabilmente no. E questo è un problema.

Ne parla il vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini.

Il dibattito pubblico italiano ama le facezie. I temi che hanno un reale impatto sulla vita dei cittadini tendono storicamente a essere messi da parti: sono complicati, indigesti, e non fanno audience. La scarsa qualità dell’informazione ha conseguenze spiacevoli che sono sotto gli occhi di tutti.

Il Recovery Fund, appena approvato, ha stanziato una cifra enorme (86G€) da destinare alla transizione ecologica, affiancandole obiettivi di abbattimento delle emissioni di carbonio che definire ambiziosi è riduttivo. Obiettivi ineludibili che è necessario raggiungere in un contesto di crescita economica, altrimenti il sistema Paese non regge.

È possibile? Forse. Ma come? Il Governo dice che si affiderà alle sole energie rinnovabili, ma ha idea di cosa significhi? Distese sterminate di pannelli solari e pale eoliche. È fattibile? È auspicabile?

I costi, in termini monetari e non, saranno enormi. Dovremo rivedere in toto i nostri stili di vita e non ne siamo affatto consapevoli.

Chi avrà la pazienza di educare le persone al futuro?

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