L’economica circolare non è più solo un buon proposito. È un valore aggiunto reale. E l’Italia vanta eccellenze, in proposito: è il caso di Feralpi Group.

È il Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia a portare all’attenzione questo interessante caso di studio.

La sostenibilità è al centro della strategia del Gruppo Feralpi. Il suo ciclo produttivo, basato sul forno elettrico, è un esempio importante di economia circolare: si produce acciaio da rottame.

Due progetti su tutti:

Il progetto Greenstone prevede il recupero della scoria nera del forno elettrico. In questo modo, il rifiuto diventa una risorsa: nel 2019, l’azienda ha venduto 83.000 tonnellate di Greenstone.

Sul fronte dell’energia, invece, il gruppo ha avviato un progetto di teleriscaldamento che recupera il calore dei processi produttivi per scaldare edifici del territorio.

Nonostante i chiari vantaggi economici, ambientali e tecnologici, non bisogna illudersi: l’economia circolare richiede forte sinergia tra le diverse funzioni aziendali, tra filiere di settori diversi e tra pubblico e privato.
Una sfida che, se vinta, può fare di un’azienda una fonte di ricchezza anche per la propria comunità locale.



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economia circolare, sostenibilità
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