Gli italiani sanno bene che il caffè è un rito. Un rito semplice, unico, bellissimo, che può diventare anche etico e sostenibile. Come nel caso del Gruppo Illy.

Illy è senza dubbio uno dei brand più noti del made in Italy. La sfida, per l’attuale presidente Andrea Illy, è declinare in forme nuove l’attenzione che l’azienda ha sempre avuto verso i produttori della materia prima.

Ogni chicco di caffè che assaporiamo racconta una storia fatta di luoghi esotici, locali eleganti, cultura e soprattutto persone.

“È un concetto che fonde insieme bontà e bellezza, esprimendosi al meglio solo attraverso equilibrio, proporzione, armonia.”

“Offrire il caffè migliore che la natura possa dare non è una professione come le altre ma un’idea che ne comprende molte.”

Non sono semplici parole, queste. Il Gruppo Illy infatti ha introdotto la certificazione RSCP, che valuta l’impatto sociale, ambientale ed economico di tutti gli stakeholder della filiera. E, nel 2013, è stata la prima azienda italiana a entrare nella lista delle World’s Most Ethical Companies stilata dall’Ethisphere Institute.

Un impegno concreto dunque, che dimostra come l’etica e il business possano e anzi debbano integrarsi se vogliono aspirare all’eccellenza.



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bellezza, etica, sostenibilità
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