Il decennio 2021–2030, com’è noto, si è aperto con una forte sensibilità sulla sostenibilità, tema che vede l’Europa investire sia nel Green New Deal sia, come conseguenza della pandemia, nel Next Generation EU.
Tra gli strumenti a disposizione, la tassonomia europea consentirà di gestire la transizione ambientale superando le logiche del greenwashing e di aiutare le imprese della propria filiera (DNSH) a compiere il passaggio da brown a green e ottenere finanziamenti a tassi convenienti.
Questo potenziale si potrà cogliere solo con persone preparate a gestire la sostenibilità: un modello di governance del tutto diverso con nuove competenze. Abbiamo già riportato qui le parole di Alessandro Baricco, secondo il quale “l’unico sapere utile è quello capace di muoversi nell’intero sistema, non solo in alcune sue parti”.
La sostenibilità è la competenza trasversale per eccellenza. Diventerà un passaggio formativo fondamentale per i giovani. La sostenibilità si integra alla professionalità specialistica e la completa. Tutti dovrebbero essere formati sulla sostenibilità.
Le sfide che il futuro ci pone sono inedite: per affrontarle servono strade inedite. Veeco ci sta provando con un modello di governance della sostenibilità che aiuta le imprese a imboccare questo cammino.
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