Mentre la politica offre al Paese il peggio di sé, noi abbiamo letto il testo del Recovery Plan (PNRR) e ci siamo chiesti: che fine ha fatto la parità di genere? 

Non siamo stati gli unici, evidentemente.

▶️ Nella prima bozza del Piano (9 dicembre), la parità di genere ha un ruolo centrale: è una delle 4 Linee Strategiche.

▶️ Nella seconda bozza (29 dicembre), questa linea viene ridimensionata e snaturata. Le (poche) risorse che il Piano le mette a disposizione non si focalizzano più né sull’imprenditorialità femminile né sulle reali piaghe inerenti all’occupazione delle dipendenti, (difficoltà di accesso e di carriera, differenziali retributivi, segregazione, discriminazione).

▶️ Nella terza bozza (12 gennaio), di tutto questo non resta niente. Il tema sparisce e le risorse anche.

La parità di genere è uno degli United Nations Develompment Sustainable Goals: il tema dovrebbe essere prioritario nelle agende politiche perché il gender gap non è solo un’iniquità ma anche una zavorra economica. Ridurlo accresce la produttività. Si tratta di un’improrogabile urgenza di ammodernamento del Paese.

Una classe politica che non investe per promuovere la parità di genere dimostra di non avere a cuore il futuro della società.



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etica, genere, produttività
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