K: non è uno strano messaggio in codice ma una seria minaccia di iniquità che incombe sulla ripresa economica.
È l’annuale rapporto UNCTAD, infatti, a prospettare un’economia futura a due velocità, che rischia di agevolare i più ricchi e lasciare indietro gli altri. Un futuro di disuguaglianza, dunque, che sta agli Stati e alle imprese scongiurare con politiche ad hoc.
Politiche fondate sui concetti di uguaglianza, inclusività, salari più competitivi e lotta alle discriminazioni, che mirino a espandere l’occupazione nelle attività ad alta produttività e assicurino investimenti nei settori strategici, compresi quelli strumentali alla transizione ecologica.
Queste politiche sono necessarie per generare una ripresa che porti a una crescita e a uno sviluppo sostenibili: un “Global Green New Deal”, insomma, cioè un programma di policy per rilanciare e riequilibrare l’economia globale.
UNCTAD_L’economia globale è diventata più fragile, segnata da disuguaglianze più profonde
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