L’analisi linguistica è una soluzione veeco per le imprese che rileva la leggibilità dei contratti nella situazione iniziale e permette di costruire un percorso di miglioramento della leggibilità monitorato e non condizionato da valutazioni soggettive.
L’analisi linguistica dei contratti verso clienti rende più chiara e fluida la relazione tra imprese e clienti.
Il contratto è una promessa tra le parti e come tale va trattato: i principali nodi della relazione che si sta instaurando devono:
Quando i settori sono soggetti a particolari regolamentazioni, pensiamo ai contratti di natura finanziaria (bancari e assicurativi), il livello di responsabilità aumenta. La rilevanza dell’oggetto di analisi, come la tutela del risparmio e degli investimenti, sono soggetti a particolari regolamentazioni anche da parte delle Authority di settore.
L’analisi linguistica dei contratti aziendali favorisce la comprensione dei fenomeni illustrati e rende oggettiva l’analisi dei testi.
La dashboard dell’analisi linguistica permette di navigare un documento attraverso gli indicatori linguistici e di individuare le aree di maggiore criticità su cui poter intervenire.
Il modello veeco mette a confronto l’analisi del documento con:
Questo modello è stato elaborato attraverso l’analisi di centinaia di contratti, articoli giornalistici, l’utilizzo di wikipedia italiano.
Garantisce una risposta oggettiva e finalizzata a rendere possibile il miglioramento della leggibilità, con un approccio condiviso tra tutte le direzioni aziendali coinvolte nel processo di riscrittura.
I documenti come i contratti aziendali che regolano le relazioni tra imprese e consumatori nei settori dei servizi risultano poco leggibili.
Si tratta in particolare dei settori che coinvolgono la maggioranza dei consumatori: assicurativo – bancario – energia e utilities – telecomunicazioni.
I contratti in questi settori sono emblematici della complessità di comprensione e si collocano tra i testi che necessitano maggiormente di un intervento sulla loro leggibilità.
La valutazione della leggibilità del testo è sensibile al dominio di origine del documento in esame.
Un articolo scientifico, per esempio, è più difficile di una pagina Wikipedia anche per un adulto con una buona competenza linguistica. Anche le caratteristiche linguistiche correlate con la leggibilità dipendono dal genere testuale: a seconda del dominio di applicazione della valutazione della leggibilità, alcuni tratti linguistici risultano più rilevanti di altri. Di conseguenza, per trattare la leggibilità di documenti appartenenti a generi testuali diversi con maggiore accuratezza rispetto a strumenti di valutazione della leggibilità generici, è necessario condurre analisi su corpora specialistici costruiti appositamente.
I 10 indicatori di leggibilità – comprensibili, efficaci, completi – sono applicabili ad ogni contratto e coprono i più rilevanti aspetti di analisi di un testo, organizzati secondo criteri:
LESSICALI: misurano il livello di comprensione delle parole contenute nel testo
SINTATTICI: misurano la complessità con cui è scritta ogni frase contenuta nel testo
MORFOSINTATTICI: analizzano la forma di una parola, come la declinazione di un verbo o il riconoscimento di un aggettivo o di un sostantivo
SEMANTICI: individuano le parole che possono assumere significati differenti in testi tecnici rispetto alla lingua parlata e che possono generare confusione nella lettura.
Cos’è l’analisi linguistica
La valutazione della leggibilità di un testo è un task di grande interesse per la ricerca in ambito Natural Language Processing (NLP), soprattutto in una società dell’informazione come quella attuale in cui diventa fondamentale garantire l’accesso all’informazione a tutti. È importante rendere fruibili i testi scritti e renderne trasparente il contenuto attraverso l’individuazione e la semplificazione dei punti di maggiore criticità.
La survey, erogata ai dipendenti dell’impresa, misura la distanza che intercorre tra i valori dichiarati dall’azienda e i valori percepiti: maggiore è questa distanza, maggiori soni i rischi che l’impresa corre.
Le survey restituiscono un’istantanea della situazione valoriale dell’impresa e rendono evidenti le criticità.
I partecipanti alla survey sono segmentati secondo una profilazione scelta dall’impresa stessa. Veeco propone alcune profilazioni standard: età, anzianità aziendale, titolo di studio, ruolo, genere, attitudine scientifica/umanistica, esperienza all’estero, sede di lavoro. Questi segmenti possono essere modificati a seconda delle necessità dell’impresa.
La survey permette di costruire una mappatura articolata della percezione e quindi dello stato di salute di ciascun valore, sia globalmente sia considerando i singoli segmenti individuati.
Ciò che fa la differenza, in una survey, non è lo strumento in sé ma è il contenuto. Le survey che noi proponiamo rappresentano un progetto che coinvolge l’impresa nel suo complesso, dalle persone ai processi, alle dinamiche interne ed esterne, fino ai suoi rapporti con la società.
Veeco, raccogliendo e analizzando i dati emersi dalle survey effettuate, è in grado di fornire report che aiutano le imprese a comprendere come si collocano rispetto ai propri competitor.
Le aree dell’organizzazione che sono maggiormente indagate dalle survey sono:
Area | Interpretazione |
Leadership | Non si indaga la natura della leadership ma il suo stile, vale a dire se il management è percepito nella sua funzione di indirizzo (leadership agita e competente). |
Organizzazione e valorizzazione del Capitale Umano | È l’area di analisi più complessa, in quanto è necessario distinguere l’apprezzamento dell’organizzazione (comunicazioni, struttura) dalla sua capacità di valorizzare le persone e i talenti. |
Culture diverse | L’appartenenza al Gruppo (ove applicabile), alla società e al team sono temi sviluppati per comprendere se l’impresa accetta e valorizza le diverse culture presenti. |
Vision – Gruppo | Questa area, ove applicabile per imprese facenti parte di un Gruppo, viene proposta in quanto il Gruppo rappresenta un’unità rilevante di riferimento che condiziona la vision delle singole imprese. Si tratta di due classi di analisi strettamente correlate, da cui si ottengono metriche quali l’adesione, la condivisione e la comprensione degli obiettivi dell’impresa e del Gruppo. |
Sostenibilità | È un tema complesso e articolato, essendo consapevoli nella survey sono indagati alcuni aspetti tra i più significativi per comprendere se l’impresa è percepita come orientata alla sostenibilità. Tra i cluster di analisi che abbiamo elaborato sono compresi questi temi: diversity, impegno sociale, impegno ambientale e impegno etico, in particolare nel rispetto di alcune importanti procedure (whistleblowing, antibribery …). |
Futuro | È l’area che comprende l’innovazione, uno dei fattori decisivi per la sopravvivenza di un’impresa: la percezione di questa area è cruciale per comprendere la capacità dell’impresa di vincere le sfide che dovrà affrontare. |
Solidità – Reputazione | Un’impresa senza reputazione non attrae talento. La storia di un’impresa è una delle chiavi per comprendere come si attesta il percepito in quest’area. Anche la solidità, che riguarda più in particolare gli investimenti, è una componente della reputazione. |
Stakeholder (di primo livello: clienti e fornitori) | Quest’area, in particolare, affronta la relazione con i clienti e i fornitori, tra i principali soggetti esterni che l’impresa coinvolge. È un completamento di analisi utile a riconoscere la rilevanza delle relazioni con questi soggetti. |
Il sistema survey è composto da un database di circa 150 domande. Veeco, fra queste, effettua una selezione secondo gli obiettivi che l’impresa intende raggiungere. Tutte le proposte – che comprendono solitamente tra le 40 e le 70 domande – indagano i 10 valori della Mappa dei Valori veeco.
Il sistema analizza le singole risposte applicando il Net Value Score (NVS, in scala -100 +100). Il NVS è uno strumento in grado di analizzare le risposte in profondità, cogliendo tanto le indicazioni generali quanto le sfumature delle risposte fornite. L’anonimato garantito ai rispondenti permette di rilevare la percezione dei valori e il loro impatto sull’organizzazione in modo consapevole e trasparente.
Il sistema è stato affinato con una metodologia che utilizza tecniche statistiche basate su:
· Uso del linguaggio R per la programmazione dei grafici.
· Cluster analysis. Il sistema utilizza l’algoritmo K-means per suddividere in cluster la popolazione aziendale: per cluster si intendono gruppi omogenei di persone, ideal tipi la cui analisi è in grado di far emergere le aree di forza (“gli entusiasti”), di indifferenza e di contrasto tra i dipendenti. Sapere se una parte più o meno consistente di dipendenti è allineata con i valori dichiarati è un modo efficace e oggettivo per individuare eventuali gap: la cluster analysis viene utilizzata a complemento del sistema survey per identificare le aree di criticità e suggerire le relative azioni di miglioramento.
· Analisi top-down, che esprimono la sintesi dei valori.
· Analisi bottom-up, che esprimono, per valore, il livello delle polarizzazioni.
Oltre alle domande a risposta chiusa, qualora l’impresa sia interessata ad analizzare più in profondità alcuni aspetti che hanno impatto su organizzazione e business strategy, veeco propone anche quesiti a risposta aperta.
Grazie alle survey, da un lato si ottiene una visione d’insieme dell’impresa e dall’altro si esprimono informazioni su aspetti specifici.
· Veeco valorizza un approccio a 360°: l’obiettivo è indagare l’impresa attraverso i suoi stakeholder, in primo luogo i dipendenti.
· L’analisi parte dalla Mappa dei Valori: in questo modo la filosofia entra nell’impresa. Il fondamento filosofico qualifica il posizionamento di veeco.
· La filosofia viene integrata con un approccio empirico: i quesiti della survey e la struttura dei report sono sviluppati grazie al supporto scientifico di un team qualificato, composto da esperti di indagini sociali e di organizzazione di impresa.
· L’approccio dello strumento è flessibile: i quesiti, pur rimanendo nella logica dei valori da indagare, possono essere formulati secondo le necessità dell’impresa. L’erogazione semplice e anonima, inoltre, garantisce un’elevata partecipazione dei rispondenti (nella nostra esperienza mai sotto la soglia del 70%), per effetto di una materia, quella dei valori, che tocca la sensibilità di tutti i dipendenti.
· La survey è generalmente supportata da un forte commitment dell’impresa, che ha interesse nell’ottenere significativi risultati in termini di partecipazione: questo comporta una forte condivisione di intenti tra veeco e l’impresa.
Il limite è intrinseco allo strumento: la survey fotografa una situazione e non una dinamica. Lo strumento tuttavia sviluppa possibili rimedi: il follow-up (genericamente erogato dopo 6/12 mesi) permette di comprendere se le attività poste in essere per colmare i gap emersi hanno dato esito. Ecco dunque che in questo modo gli effetti limitanti sono mitigati da una metodologia in grado di fornire una visione di lungo periodo.
«A company’s values are the core of its culture. While a vision articulates a company’s purpose, values offer a set of guidelines on the behaviors and mindsets needed to achieve that vision. A company’s culture is in a constant state of evolution, while its values make up the foundation»
La presenza di un insieme di valori saldamente radicato e riconosciuto dagli stakeholder consente all’azienda di affrontare con successo i cambiamenti, attrarre capitali e catturare l’interesse dei migliori talenti. È un dato di fatto che i millennial e le nuove generazioni, scelgono le imprese anche in base ai valori che esse esprimono.
Valori e sostenibilità sono parte del medesimo contesto. Tanto gli United Nations Sustainable Development Goals (UNSDGs) quanto gli ESG (Environmental, Social, Governance) incoraggiano lo sviluppo sostenibile in ogni sua forma e rappresentano i KPI attraverso i quali le imprese esprimono la coerenza delle loro azioni rispetto a obiettivi ambientali, sociali, economici e di governance.
L’identità di un’impresa è tanto più riconoscibile dagli stakeholder quando più i suoi valori, i suoi comportamenti e le sue azioni sono allineati in ogni contesto nel quale opera.
Di conseguenza, quando le differenze che emergono tra affermazioni, percezioni e azioni vengono ignorate, le imprese non riescono a cogliere appieno le opportunità di cambiamento, con conseguenti ricadute negative sulla reputazione e sulle performance.
Misurare questa coerenza è la sfida nella quale opera veeco e la piattaforma della Value intelligence (VI) è la risposta a queste necessità. Grazie alle nostre tecnologie digitali, i valori diventano elementi tangibili, che si sviluppano nel tempo, forniscono chiavi utili per affrontare i cambiamenti organizzativi e aiutano a comprendere come migliorare la comunicazione per fornire nuovi indirizzi alla narrativa dell’impresa e per garantire una solida governance della sua reputazione.